Questo inverno come ad agosto dell’anno scorso, alcuni senzatetto dormono sotto i portici di Monte Berico, a Vicenza. Arrivano gli addetti alla pulizia urbana dell’AIM, accompagnati dai vigili che danno l’ordine di usare gli idranti per “pulire la strada” senza curarsi di chi sta dormendo. Li bagnano tutti, gli gettano via le coperte, gli fanno anche una multa. La scena non è isolata, si ripete almeno un altro paio di volte in pochi mesi. La polemica arriva sui social e poi sui quotidiani nazionali solo negli ultimi giorni, dopo che l’Associazione Welcome Refugees di Vicenza, unitamente alla pagina Comune-info, denuncia su Facebook la guerra dichiarata dal Comune di Vicenza ai clochard.
Non si tratta solo di passaparola, ma di testimonianze raccolte in video-inchieste e pubblicate sulle pagine web. Ma il primo cittadino Francesco Rucco, di destra a capo di una Giunta a trazione leghista, in un comunicato stampa di due giorni fa, smentisce categoricamente l’accaduto e minaccia querele. Eppure il sindaco stesso, come affermato da un senzatetto in una video-testimonianza, si è recato di persona sotto i portici di Monte Berico per intimare ai clochard di andarsene. Dove? Non è stato specificato. L’importante è che quella ventina di persone senza fissa dimora non rovinino il decoro urbano.
I clochard vicentini, alcuni dei quali vivono in strada da decenni, hanno vissuto negli anni il graduale peggioramento della propria condizione dovuto sia al “sentire” della cittadinanza, probabilmente legittimata a infierire sui senzatetto dal comportamento delle autorità locali, sia alle disposizioni dell’amministrazione leghista della città veneta che è arrivata a trattare degli esseri umani come immondizia. Gli attivisti di Welcome Refugees, in una nota diramata l’8 febbraio scorso sulle pagine di Facebook, hanno chiesto un incontro con il sindaco per affrontare alcuni temi, tra i quali “l’iscrizione anagrafica e l’accesso alle cure e ai servizi per chi ha perso la residenza; la revoca di ordinanze, applicate come mostrano gli articoli da noi raccolti sul sito del comune, che prevedono multe a chi non ha una casa e creano un clima di ostilità verso chi vive ai margini della società; una maggiore sensibilità verso i senza fissa dimora evitando di gettar via le coperte, di sgomberare i loro giacigli e di allontanarli, talvolta forzatamente, dai luoghi in cui hanno scelto di dormire e ripararsi”.
Benché la Lega si prepari ad entrare nel governo europeista di Mario Draghi, nei territori da essa amministrati si dimostra ancora una volta incapace di rispetto per la dignità umana e per i diritti civili e sociali dei cittadini che rappresentano la base della cittadinanza europea.